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Grande Anello Bellunese (GAB), racconto di Mac.

Grande Anello Bellunese (GAB), racconto di Mac.

La Paris Brest Paris si avvicina e mi manca un po’ di allenamento. In questo momento posso ritagliarmi qualche giorno dal lavoro e sfoglio la lista degli eventi/tracce interessanti che mi sono salvato in questi anni. Decido di fare il GAB, perché alla fine in Veneto si sta sempre bene. Il percorso estivo prevede 250km con 4700mt di ascesa circa.
Un amico di bici (da corsa), Nico, è in ferie nei giorni proposti e così decide di aggregarsi con una gravel a noleggio e borse in prestito.

Lunedì 7 agosto arriviamo sulle 21:00 al l’agriturismo di Fulcio, l’inventore del GAB. La traccia è ad anello ed inizia e finisce dal suo agriturismo.
Prepariamo le ultime cose e le borse, per poter dormire il più possibile.
La mattina dopo c’è il sole e si sta benissimo, è freschino e la colazione abbondante. Fulcio ci da il passaporto dove poter collezionare i timbri e partiamo.

Siamo subito accolti da pratoni e sentierini. Il Garmin ci fa uno scherzetto e perdiamo la traccia e anche 30 minuti in mezzo a erba alta. Rientrati in traccia dopo poco passiamo dal lago di Santa Croce. La vista è ottima e Nico rimane subito colpito, la sua prima esperienza gravel gli sta piacendo.

da Alpago iniziamo a salire, ma con la coda dell’occhio continuano sempre a vedere il lago.
La prima sosta è al ristorante Belvedere dove la signora, 100% del posto, ci fa il primo timbro e ci prepara un buon caffè.
Continua la salita, sempre più impegnativa ma senza fretta ci andiamo dietro.
Entriamo poi nella foresta del Cansiglio. L’avevo sentita nominare spesso ed ero molto curioso. Non c’è da fare acqua e il telefono prende poco, ma questo già lo sapevamo.
Qui tanti sali-scendi su sentieri e ghiaiate, molte parti in ombra… si sta proprio bene! Ogni tanto incrociamo qualche “scarpinatore” che prontamente salutiamo.

Il secondo giorno si prospetta più semplice del primo e la colazione in pasticceria ci fa iniziare la giornata col piede giusto.
Passiamo dal piccolo lago di Vedana, veramente carino e caratteristico, per poi procedere verso il “Feltrino”.
Arrivati a Cesiomaggiore il checkpoint è in un bellissimo agriturismo dove ci rilassiamo con un bel panino e bibite.
Il percorso si snoda tra paesini e fontane, viene voglia di fermarsi di continuo ma la strada è ancora lunga.
Dopo pochi km, a metà di una salita su asfalto, c’è un nuovo checkpoint: Osteria da Armida. Purtroppo è chiuso e quindi ci limitiamo a un selfie e a qualche foto del posto molto caratteristico.
Passiamo poi Mel e andiamo dritti verso il checkpoint a Visome, da qui sappiamo che ci sarà l’ultima "salitona" ad attenderci.
Svoltiamo direzione Nevegal e, ognuno del proprio passo, andiamo su immersi nella natura.

Una volta arrivati all’antico Bar Slalom un panino col pastin e una birra sono obbligatori! Inizia a calare il sole e allora ci mettiamo su l’antivento e ci buttiamo in discesa verso l’agriturismo di Fulcio, dove ci aspetta la foto di rito e timbro FINISHER.

Ero già stato altre volte a girare in Veneto sulla traccia del Venetogravel ma devo dire che questo percorso mi ha piacevolmente colpito. Nico, alla sua prima esperienza, si è divertito e abbiamo già pianificato un’altra gita insieme :).

Info e traccia: https://www.grananellobellunese.com/

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